
NIGHTGUIDE INTERVISTA ALE ANGUISSOLA
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22/04/2021 | CarolinaElle
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Artista a tutto tondo e musicista fuori dagli schemi, Ale Anguissola racconta la vita, l'amore e il mondo attraverso testi accessibili e melodie che rimangono impresse sin dal primo ascolto. Nel singolo "In punta di piedi" (Italydigitalmusic) fa un omaggio alla città della musica per eccellenza, Napoli. Il brano è frutto anche della collaborazione con lo storico bassista/produttore Gigi De Rienzo, che qui gioca in casa.
Come è stato creare il brano "In punta di piedi" e che sensazione evoca?
Il brano in punta di piedi è nato distrattamente senza un intento preciso perché l'ispirazione è come la scatola di cioccolatini di Forrest Gump e "non si sa mai quello che ti capita" né quando.
La sensazione che evoca è chiaramente quella di tributare un omaggio a quelle persone che hanno la forza seguire una traccia, un percorso nella propria vita senza esuberanza e fragore ma con la discrezione della concretezza e della consapevolezza dei propri mezzi e del proprio obiettivo.
In un mondo sempre più incentrato sui social, cosa conta di più tra un bottino di like su Fb o un buon progetto musicale?
Contano tutti e due perché sono figli di giudizi di generazioni diverse; tuttavia l'artista risponde a un'urgenza e quindi quello che conta è sempre un buon progetto musicale.
C'è qualche lato negativo nel fare musica in questo momento storico e sociale?
Il lato negativo di oggi è l'impossibilità di suonare in pubblico, conseguenza al fatto che il brano musicale, ormai detto singolo, deve rispondere sempre più a logiche aritmetiche piuttosto che al consenso del pubblico dal vivo.
Ti piacerebbe scrivere per altri artisti o sei concentrato totalmente sul tuo progetto?
Sono sono aperto ad ogni tipo di esperienza.
Ci racconti l'idea del videoclip?
L'idea del videoclip è stata condivisa con il regista Alessandro Freschi che poi ha sviluppato una trama autonoma rispetto ai contenuti del pezzo e di questo gli sono grato. Abbiamo cominciato a ragionare sul fatto che volevamo una grafica comics con particolare riferimento ad Andrea Pazienza e a Napoli come scenario sottostante.
L'idea poi di Taxi Driver ci ha permesso di sviluppare un'analogia tra l'imprevedibilità -nel caso rappresentata dai clienti del taxi- e il concept di vivere in punta di piedi del tassista che nello sviluppo quotidiano della sua attività, alla fine trova il suo momento per volare.
Come è stato creare il brano "In punta di piedi" e che sensazione evoca?
Il brano in punta di piedi è nato distrattamente senza un intento preciso perché l'ispirazione è come la scatola di cioccolatini di Forrest Gump e "non si sa mai quello che ti capita" né quando.
La sensazione che evoca è chiaramente quella di tributare un omaggio a quelle persone che hanno la forza seguire una traccia, un percorso nella propria vita senza esuberanza e fragore ma con la discrezione della concretezza e della consapevolezza dei propri mezzi e del proprio obiettivo.
In un mondo sempre più incentrato sui social, cosa conta di più tra un bottino di like su Fb o un buon progetto musicale?
Contano tutti e due perché sono figli di giudizi di generazioni diverse; tuttavia l'artista risponde a un'urgenza e quindi quello che conta è sempre un buon progetto musicale.
C'è qualche lato negativo nel fare musica in questo momento storico e sociale?
Il lato negativo di oggi è l'impossibilità di suonare in pubblico, conseguenza al fatto che il brano musicale, ormai detto singolo, deve rispondere sempre più a logiche aritmetiche piuttosto che al consenso del pubblico dal vivo.
Ti piacerebbe scrivere per altri artisti o sei concentrato totalmente sul tuo progetto?
Sono sono aperto ad ogni tipo di esperienza.
Ci racconti l'idea del videoclip?
L'idea del videoclip è stata condivisa con il regista Alessandro Freschi che poi ha sviluppato una trama autonoma rispetto ai contenuti del pezzo e di questo gli sono grato. Abbiamo cominciato a ragionare sul fatto che volevamo una grafica comics con particolare riferimento ad Andrea Pazienza e a Napoli come scenario sottostante.
L'idea poi di Taxi Driver ci ha permesso di sviluppare un'analogia tra l'imprevedibilità -nel caso rappresentata dai clienti del taxi- e il concept di vivere in punta di piedi del tassista che nello sviluppo quotidiano della sua attività, alla fine trova il suo momento per volare.
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