Berna, l'intervista per il nuovo singolo "Bevi la vita"
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10/05/2022 | CarolinaElle
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Dopo il successo di “Re Artù” (oltre 430.000 streaming solo su Spotify, con oltre due mesi di presenza nella playlist “Generazione Z”), l'artista siciliano Berna (protagonista di due puntate di Battiti On Boat in prima serata su Italia1) ci regala un'altra emozionante storia, quella del rapporto con la sua attuale ragazza e con le sue paure, nel nuovo singolo "Bevi la vita". Lo abbiamo incontrato in esclusiva:
Com'è nata la tua passione per la musica?
La mia passione per la musica nacque inconsapevolmente all'età di 3 anni, quando imparai a memoria "Questo piccolo grande amore" di Baglioni, utilizzavo il tubo dell'aria condizionata come microfono e venivo ripreso da una cinepresa.
Com'è nato il nome Berna?
Ho sentito il bisogno di attribuirmi un nome d'arte per il mio nuovo percorso, quello della scrittura, così ho scelto "Berna", nomignolo che mia sorella utilizza per chiamarmi sin da bambino.
Com'è stata la genesi di "Bevi la vita"?
"Bevi la vita" è nata dalla necessità di assorbire i dolori altrui e renderli un punto di forza, bisogna bere la vita per buttarla giù tutta d'un sorso e vivere con leggerezza.
C'è qualche artista a cui ti ispiri?
Non mi ispiro a nessun artista al momento, però cerco di ascoltare un po' di tutto per ampliare le mie conoscenze musicali.
Come hai vissuto questo periodo di convivenza con il Covid-19?
Il primo anno è stato difficile, dopo un po' ti rendi conto che ciò che vivi è diventata normalità, e non sarà affatto facile tornare alle vecchie abitudini.
Nel tuo cassetto dei sogni, cosa c'è?
Nel mio cassetto dei sogni ho messo tante cose che col passare degli anni si sono perse, l'unica cosa che ritrovo quando lo apro nei momenti di difficoltà è il sogno di far conoscere la mia musica ovunque, e che possa essere cantata da tutti.
Com'è nata la tua passione per la musica?
La mia passione per la musica nacque inconsapevolmente all'età di 3 anni, quando imparai a memoria "Questo piccolo grande amore" di Baglioni, utilizzavo il tubo dell'aria condizionata come microfono e venivo ripreso da una cinepresa.
Com'è nato il nome Berna?
Ho sentito il bisogno di attribuirmi un nome d'arte per il mio nuovo percorso, quello della scrittura, così ho scelto "Berna", nomignolo che mia sorella utilizza per chiamarmi sin da bambino.
Com'è stata la genesi di "Bevi la vita"?
"Bevi la vita" è nata dalla necessità di assorbire i dolori altrui e renderli un punto di forza, bisogna bere la vita per buttarla giù tutta d'un sorso e vivere con leggerezza.
C'è qualche artista a cui ti ispiri?
Non mi ispiro a nessun artista al momento, però cerco di ascoltare un po' di tutto per ampliare le mie conoscenze musicali.
Come hai vissuto questo periodo di convivenza con il Covid-19?
Il primo anno è stato difficile, dopo un po' ti rendi conto che ciò che vivi è diventata normalità, e non sarà affatto facile tornare alle vecchie abitudini.
Nel tuo cassetto dei sogni, cosa c'è?
Nel mio cassetto dei sogni ho messo tante cose che col passare degli anni si sono perse, l'unica cosa che ritrovo quando lo apro nei momenti di difficoltà è il sogno di far conoscere la mia musica ovunque, e che possa essere cantata da tutti.
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