Cristina Rossi ed Andrea Purgatori presentano a Roma per il libro "Non trovo più parole"

Cristina Rossi ed Andrea Purgatori presentano a Roma per il libro "Non trovo più parole"

Cristina Leone Rossi (Venezia, 1998) studia al DAMS, Università di cinema di Roma Tre. La casa editrice Bookabook pubblica nel 2021 la sua opera d'esordio “Non trovo più parole”, un'affascinante storia in cui si narrano gli ultimi sette giorni di vita di un uomo che deve trovare il coraggio di scrivere la parola fine sul romanzo della sua esistenza. Il 14 giugno 2021 l'opera verrà presentata a Roma con la partecipazione del giornalista e conduttore televisivo Andrea Purgatori, che è anche l'autore della prefazione del volume.
 
«Il romanzo “Non trovo più parole” ha un titolo interessante, che riassume bene il senso della storia da te narrata, e che più in generale può riferirsi a quei momenti che passiamo tutti nella vita in cui ci si sente bloccati e spiazzati, per motivi più o meno gravi, come accade al protagonista del tuo romanzo. Cosa succede nell'esistenza di Edoardo Timbri, e perché hai ritenuto importante raccontarlo?».
Edoardo si ritrova a dover combattere contro un mostro, che gli divora il tempo mettendolo nella condizione di avere le ore contate. È una trasposizione del momento storico che io, come tutti noi a seguito dello scoppio della pandemia, ci siamo ritrovati ad abitare, dove la tematica del tempo e la conseguente ansia connessa, per me era ben presente, nell'accezione di incontrollabilità, ovvero mi sono ritrovata a sentirmi spaesata perché non sapevamo quando questa situazione si sarebbe calmata. O per lo meno definiti meglio i contorni. Così, chi scrive, ha l'onore e il privilegio di utilizzare la propria necessità di raccontare, svuotandosi la pancia ed esorcizzare tramite la scrittura le proprie paure, tramutandole in qualcosa di creativo, dando nuovo volto, altro aspetto alle cose. Edoardo si trova ad avere una doppia scadenza, sia personale che lavorativa, in quanto deve consegnare al suo editore un romanzo. Mi piaceva accostare l'idea di una persona che ha fatto delle parole la sua esistenza dettata da scadenze ed obblighi, tuffandolo in una situazione estrema dove è richiamato per l'ennesima e forse ultima volta a trovare le parole giuste, difficile poi riuscirci quando la vita ti sta cronometrando il tempo. Edoardo sarà così messo alle strette nel dover percorrere un viaggio all'interno del suo animo per capire chi è. Viaggio, che prima o poi tutti, siamo chiamati ad affrontare.
 
«La tua opera è stata oggetto di una campagna di crowdfunding sul sito della casa editrice Bookabook. Perché hai deciso questa strada per la pubblicazione? Come ti sei trovata con questa giovane realtà editoriale italiana?».
Bookabook, mi è stata consigliata come strada possibile da percorrere. Ho sposato fin da subito l'idea e lo spirito di questa casa editrice in quanto partendo da un crowdfunding ristabilisce i parametri di meritocrazia dando valore unico alle parole e a nient'altro. Farcela ed arrivare alla pubblicazione, è un traguardo gioioso perché il libro è stato voluto e scelto con tanta fiducia e amore dai lettori stessi che hanno avuto modo di leggere l'anteprima disponibile, ovvero le prime dieci pagine. È una realtà che mi piace in quanto offre la possibilità a penne giovani di essere lette.
 
«Edoardo Timbri è un protagonista straordinario: complesso, cinico, insolente; nel periodo in cui hai scritto il tuo romanzo, come è stata la convivenza con un personaggio tanto ingombrante e decisamente folle? Sei riuscita a distaccarti e a prendere respiro dai suoi tormenti o ti ha completamente assorbita?».
Il periodo passato in compagnia con Edoardo è stato meraviglioso, affascinante e molto divertente. Credo che per la primissima volta, ho avuto modo di osservare sotto ai miei occhi un personaggio che si definisce da solo, pagina dopo pagina, senza alcuno sforzo o fatica. Probabilmente Edoardo si era seduto dentro la mia pancia da molto tempo, bastava solo dargli voce e trascrivere tutto ciò che lui aveva voglia di dire e di raccontarmi. Io non ho fatto altro che ascoltarlo, tenderli una mano, quella che regge la penna, e seguirlo in questa sua fotografia di vita, un po' folle, romantica e a tratti poetica. È stato un viaggio rapido, non supera le due settimane la scrittura di questo romanzo, Edoardo, così esuberante, diretto ed impertinente, mi ha travolta piacevolmente nella sua storia, che doveva essere scritta.
 
«Ritorno al titolo della tua opera, “Non trovo più parole”. Hai vissuto la fase del blocco dello scrittore durante la stesura del tuo romanzo? Come l'hai sconfitta o, se non l'hai dovuta affrontare, come descriveresti il tuo approccio alla scrittura? Sei di quegli autori che si sentono felici e rilassati quando scrivono, oppure sei in perenne stato di turbamento?».
Non trovo più parole, è il titolo. Non racconta il mio stato d'animo o un mio possibile blocco narrativo, ma cerca di sintetizzare quello di Edoardo Timbri. L'idea del romanzo e del personaggio è nata proprio dal titolo, quello che per primo mi è venuto in mente, una volta scritto il titolo, scrivere il romanzo è stata una rapida e piacevole conseguenza. Chiaramente il titolo può avere più e diverse chiavi di lettura. Ma preferisco pensare che sia il lettore a cercare e trovare la sua. Il mio modo di scrivere è come un fiume in piena. Quando ho l'idea che mi bussa sulla spalla, incomincio subito a scriverla, senza fare pause, senza interrompermi o tornare sui miei passi a rileggermi. Scrivo fino a che non arrivo a mettere l'ultimo punto che chiude quella storia. Si può dire una sorta di flusso creativo che quando arriva fermarlo è impensabile. O comunque, sarebbe controproducente per la storia stessa e per me che la racconto. Non sono un'autrice che si ferma molto a riflettere, seguo la pancia, il prurito che mi prende alla mano, e la semplice necessità di dire quello che penso, sento o provo in quel momento che mi appresto a scrivere quella determinata storia. Non ho idea se sia giusto o meno questo approccio alla scrittura, so solo che a me piace esserne travolta e giocarci piuttosto che perdermi dentro ad un vortice di fatica.
 
«Lunedì 14 giugno presenterai ufficialmente il tuo romanzo a Roma, presso il ristorante Tomà del musicista Tommaso Paradiso e dell'imprenditore Matteo Santucci, accompagnata dallo scrittore, giornalista e conduttore televisivo Andrea Purgatori, che ha anche curato la prefazione della tua opera. Vuoi fornirci tutti i dettagli utili per partecipare all'evento?».
Certo. Lunedì 14 giugno si terrà la presentazione del mio romanzo, “Non trovo più parole”, presso Tomà, in via Pompeo Magno 12c. L'evento sarà a numero chiuso per via delle restrizioni Covid, ma ci sarà sulla mia pagina instagram e facebook la diretta dell'evento così che tutti possano comodamente seguirla e parteciparvi anche da casa.
 
«Il tuo primo romanzo ha riscontrato un certo successo. So che studi cinema all'università e hai frequentato un'accademia di recitazione; in passato sei stata anche una ballerina. Nel tuo futuro vedi la professione di scrittrice come un'attività a tempo pieno o pensi che ti impegnerai in diversi campi artistici?».
Sono sincera nel dire che mi auguro di cuore che la scrittura, scrivere, possa essere la mia strada, il mio filo rosso, quello che sarebbe per me privilegio diventasse vero e proprio mestiere, e non solo passione spinta dalla necessità di raccontare ciò che mi sta intorno o quello che non mi spiego. La mia persona è da sempre fortemente legata all'arte nei suoi diversi cambio d'abiti. La musica. La danza. La recitazione ed il cinema. Tutto questo si confonde creando una nuvola di passione che io disegno su carta attraverso la scrittura. Tutto è vita, musica, danza, se solo la posso scrivere. Posso continuare a ballare all'infinito, se riuscirò a scrivere finchè ne avrò facoltà. O motivazione. O semplicemente, urgente necessità.
Titolo: Non trovo più parole
Autore: Cristina Leone Rossi
Genere: Narrativa contemporanea
Casa Editrice: Bookabook
Pagine: 111
Prezzo: 14,00 € (cartaceo); 6,99 € (eBook)
 
Contatti
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https://bookabook.it/
https://bookabook.it/libri/non-trovo-piu-parole/
 

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