''Guacamole'' è il ritorno di Brusco, disponibile su cd e streaming/download dal 9 giugno per Goodfellas Records.
I primi due brani estratti dal disco sono 'Una Bella Giornata Come Oggi' e 'La Dancehall di Hattori Hanzo', presentati dal vivo a Roma il 9 giugno.
Abbiamo intervistato l'artista per voi.
'Guacamole', il tuo nuovo disco è uscito il 9 giugno. Cosa ci dobbiamo aspettare dall'ascolto?
Un disco che contiene sonorità e tematiche diverse e che rispecchia il mio carattere sfaccettato. Ovviamente a farla da padrone è il reggae dancehall anche se all'interno sono presenti diverse tendenze musicali. 
 
 
Da che tipo di ispirazione nascono i singoli come 'Una Bella Giornata come Oggi' e 'La Dancehall di Hattori Hanzo'?
Si tratta dei primi due estratti del nuovo disco. Il primo è stato composto in uno dei primi giorni di primavera mentre il secondo si rivolge a chi come me ama la musica giamaicana
 
Che ne pensi della scena Reggae italiana odierna?
Io fortunatamente ho un pubblico che segue anche altri generi e quindi non mi sento particolarmente del momento poco felice che sta attraversando il reggae in Italia se confrontato a qualche anno fa. Sono convinto che si tratta di cicli e come in passato degli alti e bassi sono normali e forse anche salutari.
 



Il tuo pezzo più rappresentativo in questo disco?
Mi risulta sempre difficile scegliere tra i miei pezzi perché tutti mi rappresentano. Comunque l'ultima canzone è qualcosa di molto diverso rispetto a quanto fatto in precedenza e non mi dispiacerebbe invecchiare musicalmente seguendo quella direzione. Si tratta di una storia in parte narrata e in parte cantata di circa 16 minuti per molti è una follia per me è una bomba.
 
Hai presentato 'Guacamole' dal vivo il 9 giugno al C.S.A. Intifada di Roma affiancato dai Roots in the Sky. Come nasce questa collaborazione?
Conobbi il Roots in occasione di un concerto benefico per raccogliere fondi destinati alle vittime dello tsunami del 2004 da allora non ci siamo più separati anzi è nato un legame bellissimo sul palco come nella vita.  Dopo aver presentato il disco, saremo in tour un po' dappertutto come abbiamo fatto negli ultimi 13 anni
 
Hai iniziato ad esibirti da quando avevi 15 anni. Che cosa è cambiato oggi, nel 2017?
All'epoca il mio genere musicale era una novità per tutti ed è stato il pubblico a stabilire le regole rendendo le dancehall i concerti reggae qualcosa di unico in grado di stupire persino i più grandi artisti giamaicani. Negli anni come inevitabile che sia il pubblico è cambiato tuttavia lo spirito di base è rimasto più o meno lo stesso.
 
Parlaci dei tuoi prossimi progetti.
Continuare a fare musica componendo canzoni e cantandole al mio pubblico.