Nightguide intervista Alessandro Catalini e Cristina Aurelia Popa

Nightguide intervista Alessandro Catalini e Cristina Aurelia Popa

 “L'Illusione del Progresso” è il nuovo singolo del cantautore marchigiano Alessandro Cantalini, prodotto con la giovane promettente rapper Cristina Aurelia Popa. Il loro è un sound virale che, attraverso il linguaggio diretto del rap, invita l'ascoltatore a scendere dalla giostra della routine e ad affrontare un mondo vero che non si dovrebbe subire bensì vivere in prima persona.
Nightguide li ha intervistati per voi.
Ciao Alessandro, come è collaborare con la rapper Cristina Aurelia Popa?
È un'avventura. È molto stimolante condividere questo esordio discografico con Cristina. Siamo persone caratterialmente molto diverse con percorsi artistici ben distinti, ma ci conoscevamo già prima di questa collaborazione ed avevamo già capito di essere sulla stessa lunghezza d'onda in termini di gusti musicali. Dopo aver scritto la canzone, “L'illusione del progresso” ho mandato il provino a Cristina chiedendole di interpretare la strofa rap. Mi ha mandato subito un messaggio vocale con Whatsapp in cui aveva stravolto completamente la metrica: era un'altra canzone! Più dinamica, energica, con un tiro unico e ho capito che era la persona giusta per iniziare questo viaggio!
Ciao Cristina! E per te cosa rappresenta questa unione d'intenti?
Questa unione rappresenta per me una grande crescita non solo a livello musicale, per via appunto delle differenze stilistiche, ma soprattutto a livello personale, in quanto il confronto sincero e genuino con un
artista tanto diverso, ma allo stesso tempo complementare, non può che condurre ad un evoluzione, su tutti i piani. È un piacere immenso lavorare con lui, anche se alcune volte lo faccio impazzire a causa
della mia impulsività. Ma è una gran fortuna esserci trovati.
Quali sono i messaggi che volete trasmettere attraverso “L'illusione del progresso”?
Abbiamo paragonato la società ad una grande giostra.
Siamo tutti lì che ci divertiamo, seduti comodi sulle nostre poltrone a guardare un mondo che sembra progredire, cambiare, ma, in realtà, è sempre lo stesso mondo fatto di immagini che si ripresentano
ciclicamente: è l'illusione del progresso, appunto. Il nostro messaggio è quello di scendere dalla giostra, perché al di là di quello che ci vogliono far vedere c'è una realtà vera tutta da scoprire. Basta condividere le idee che gli altri postano su Facebook!
Pensiamone di nuove! Solo così il mondo può veramente progredire.
Avete usato lo strumento di internet per diffondere la vostra musica: che ne pensate dell'invasività odierna dei social?
La nostra canzone è una provocazione che, anche se indirettamente, critica non tanto i social, quanto l'uso che se ne fa. Ormai i social sono la nostra realtà parallela in cui ognuno decide come comportarsi:
ci sono le persone invadenti, come ci sono le persone discrete, ci sono gli approfittatori, ma anche persone giuste che fanno il proprio lavoro, proprio come nella vita di tutti i giorni. Pensiamo che non siano i
social ad invadere la nostra vita, quanto alcune persone che li usano.
Ad ogni modo, tutto quello che si presenta ai nostri occhi è una fonte di ispirazione, senza necessariamente fare distinzione tra buono e cattivo. Sta ad ognuno di noi organizzare intelligentemente le proprie
risorse, a seconda dello scopo che ci si è posti.
Alessandro è uno studente di medicina: come riesci a conciliare l'impegno musicale con quello accademico?
È difficile, ma ho avuto sempre la stoffa dell'organizzatore. Sono molto preciso e riesco a far combaciare tutti gli impegni, mi viene abbastanza naturale. Credo che la medicina e la musica abbiano molte cose in comune e forse è questo che mi spinge a portare avanti entrambe le passioni. Come la medicina cura il corpo la musica è la medicina dell'anima. Dirò di più: ci sono alcuni studi che affermano che,
soprattutto in alcune patologie psichiatriche, la musica è più efficace di un farmaco.
Prima di questa, hai fatto molte esperienze su palchi e in contest: quale il ricordo più bello?
Le persone che ho incontrato ad ogni concorso sono il ricordo più bello, ma ci sono tanti momenti che ricordo piacevolmente. Qualche anno fa, ad esempio, ho vinto il Premio Alex Baroni e un membro della giuria a fine serata mi ha fermato per dirmi che si capiva da come stavo sul palco e dalle mie canzoni che ero una bella persona. È un episodio che mi ha toccato il cuore e che terrò sempre con me. Il 15 Agosto scorso, inoltre, abbiamo avuto la possibilità di presentare in anteprima il nostro singolo a Riccione, sul palco di Deejay Onstage davanti a migliaia di persone su un palco enorme e devo dire che ce la siamo
goduta! Recentemente, infine, ho partecipato alla finalissima di Genova x Voi, il talent per autori sponsorizzato da Universal Music Publishing.
È stato fantastico poter condividere una settimana di lavoro con ragazzi che hanno la mia stessa passione e con addetti ai lavori disponibili a raccontare le proprie esperienze che servono molto a noi giovani artisti.
Cristina invece ha esperienze su palchi teatrali: come si unisce la passione per la recitazione con quella per il rap?
A dire il vero mi diletto sin da molto piccola ad alternare tantissime passioni, come quella del disegno e dei montaggi video, oltre alla musica e alla recitazione, non solo a teatro, ma anche di fronte alla telecamera. Ho sempre tanta energia che devo assolutamente sfogare e i canali per farlo non sono mai abbastanza! Per questo non posso fare a meno di lavorare, fare sport e portare avanti tutte le mie attività artistiche. Sono una persona molto curiosa, iperattiva, con tanta voglia di imparare e fare nuove esperienze con l'obbiettivo di trasmettere dei messaggi a chi mi sta intorno.
E il tuo ricordo più bello su un palco?
Ho diversi ricordi nella testa: ogni istante è speciale per quello che porta, perciò è davvero difficile scegliere il mio preferito. Stare sul palco è sempre la cosa che mi fa sentire meglio e penso sempre che il momento più bello debba ancora arrivare.
Parlateci dei vostri progetti futuri!
Dopo questo primo approccio alla discografia vogliamo dedicarci ai nostri rispettivi progetti, con la speranza di poter ritornare a collaborare in futuro, visto gli ottimi risultati che stiamo ottenendo.
Abbiamo entrambi tantissimi pezzi nel cassetto che non vedono l'ora di essere ascoltati: lavoreremo su quelli per farci conoscere in quanto artisti ed autori.

alessandro catalini, cristina aurelia popa

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